Musei

MUSEO DELLA RESISTENZA di COSTA DI CARPASIO

Apertura: da aprile a ottobre, sabato/domenica e giorni festivi, (ore 10-18) Ingresso gratuito.

Per informazioni e prenotazioni visite di gruppo ed eventuale accompagnamento: Segreteria dell'ISRECIm 0183 650755 e/o Custode Museo cell. 338 9458616

Il museo sorge a Costa di Carpasio e costituisce un valido centro di esposizione di materiali e reperti originali, legati agli eventi della guerriglia combattuta dai partigiani nell'entroterra montuoso del Ponente ligure negli anni 1943 –1945.

La realizzazione, tra le più significative del genere oggi in Italia, illustra la vita e le azioni delle formazioni partigiane durante la lotta di liberazione.

Contiene circa 300 reperti storici della lotta di liberazione e circa 200 fotografie significative.

La visita al museo della Resistenza di Carpasio, tipico borgo della Valle Argentina, costituisce dunque un'occasione unica per farsi un'idea delle condizioni, del carattere e delle modalità della guerriglia partigiana nel cuore stesso dell'originario habitat resistenziale.

Meta frequente di viaggi d'istruzione organizzati da scuole di ogni ordine e grado. Insegnanti e studenti trovano di particolare interesse inserire queste visite nel quadro dello studio del Novecento.

Sala inferiore: appare vistosa la carta topografica con le zone operative delle varie brigate del Comando  della I Zona Liguria dove operavano la II Divisione F. Cascione e la VI Divisione S. Bonfante  di particolare interesse sono le divise originali e le lanterne che illuminavano i sentieri partigiani nella notte fonda.

La sala è arricchita da molti documenti e fotografie che offrono un quadro della vita e dell’ambiente ligure.

Sala superiore sono esposti, tra i numerosi cimeli, il Majerling (il famoso mitragliatore tedesco MG42), rottami di aereo tedesco caduto a Rocca Barbone in località Realdo, i “bidoni” contenenti armi e munizioni, lanciati dagli aerei Alleati a Pian Rosso di Viozene e nella zona di Alto.

Il Castagno

nelle sue vicinanze si trova ancora il grosso castagno che serviva da rifugio d'emergenza ai combattenti ammalati

…..tutto iniziò nel 1944 durante la Guerra di Liberazione … un mattino la valle risuonò di spari, di raffiche di mitraglia e di rombi di mortaio. La gravità della situazione gli fu chiara, quando vide la gente della “Costa” fuggire nascondendosi nei boschi con le famiglie. Poi il sole era già alto un partigiano ferito fu fatto salire in cima al suo tronco e calato nella sua cavità.  Capì che lo affidavano a lui perché lo tenesse celato …….. la guerra continuava e fatti analoghi si ripeterono nel tempo molte volte e fu sempre ospitale e disponibile, ma un’occasione su tutte lo inorgoglisce, quella in cui riuscì a nascondere contemporaneamente e da  solo cinque partigiani infermi. E’ stato un bel record…… (Giacomo Lavagna “Il Castagno di Costa di Carpasio”).

Alla sosta a Carpasio può far seguito l'escursione nell'alta Valle Argentina oppure lo scavalcamento dei crinali verso la Valle Arroscia, passando per Prati Piani, Colla d'Oggia e San Bernardo di Conio, ove ebbe luogo la battaglia di Montegrande, uno degli episodi più significativi della Resistenza imperiese.